Dobbiamo prestare sempre attenzione ai prodotti che utilizziamo. Vale per le creme, per lo shampoo, così come per il dentifricio. Anzi, soprattutto per il dentifricio, dal momento in cui lo usiamo più volte al giorno dopo i pasti per prenderci cura della nostra igiene orale. Ma non tutti i prodotti sono uguali. Molti dentifrici, infatti, presentano delle sostanze potenzialmente dannose per la cavità orale, per la salute e per l’ambiente. Vediamo come prenderci cura al meglio del nostro sorriso, senza errori.
Quali sono gli ingredienti dannosi presenti nei dentifrici?
La prima cosa da fare, in fase di acquisto di un dentifricio – così come di qualsiasi prodotto per la cura della persona – è soffermarci a leggere il suo INCI, ovvero l’etichetta che ci aiuta a capire quali sostanze sono presenti. Quello che dobbiamo fare è assicurarci di evitare alcuni ingredienti come Triclosan, Fluoruro di Sodio, SLS-SLES, Aspartame, Saccarina, Glicole Propilenico, Dietanolammina.
Talvolta, una o più di queste sostanze sono infatti presenti nei dentifrici che troviamo in commercio. Ma perché sono considerate potenzialmente dannose? Quali sono i problemi che potrebbero causare? È giusto approfondire questo aspetto, per fare chiarezza insieme.
Triclosan
Ci sono molte sostanze presenti nei prodotti per la cura e l’igiene della persona che non sempre sono positivi né per la salute né per l’ambiente stesso. È questo il caso del Triclosan, che troviamo anche nei detergenti, nei collutori o persino nello shampoo. Tuttavia, potrebbe avere conseguenze negative sul sistema endocrino o interferire con la fertilità.
Fluoruro di Sodio
Nel dentifricio è presente Fluoruro di Sodio? Dovremmo allora preferire un altro prodotto, in quanto potrebbe avere effetti negativi per le ossa e l’attività tiroidea, anche e soprattutto nei bambini. Un livello troppo alto potrebbe causare anche la fluorosi, ovvero la degenerazione dello smalto dentale.
Dietanolammina
Tra le sostanze da evitare nei dentifrici troviamo anche la dietanolammina, che è praticamente la responsabile della “schiuma”, e per questo motivo è così utilizzata. Il problema è che potrebbe interferire con il flusso ormonale, ma non solo: un’esposizione continua potrebbe anche causare il cancro ai reni o al fegato.
SLS-SLES
Ci troviamo di fronte a due tensioattivi economici, che tuttavia possono essere piuttosto aggressivi, sia per la salute quanto per l’ambiente.
Aspartame e Saccarina
A lungo si è dibattuto degli effetti dell’aspartame sull’organismo. Probabilmente lo saprete già: l’aspartame è presente in larga parte nei prodotti senza zucchero e, sì, talvolta anche nel dentifricio. Anche l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare si è espressa a riguardo, stabilendo un consumo giornaliero ridotto nel 2013.
Glicole Propilenico
Tra le varie sostanze a cui prestare attenzione troviamo anche il glicole propilenico, che è un olio di tipo minerale: ad essere intervenuta sui potenziali rischi per la salute e l’ambiente è stata l’Agenzia per la Protezione Ambientale, che ha invitato i produttori e i consumatori a limitarne l’uso.
Come scegliere il dentifricio?
Generalmente, un dentifricio contiene sostanze abrasive, detergenti, edulcoranti e aromatizzanti. Per proteggere al meglio i nostri denti, dovremmo scegliere prodotti con azione anticarie, che proteggono i denti dai batteri. Talvolta è anche possibile optare per dentifrici con azione sbiancante.
In commercio troviamo vari tipi di dentifricio, come quelli naturali e senza fluoro, o ancora antiplacca, antitartaro, sbiancante e desensibilizzante. In ogni caso la scelta dipende strettamente dalle nostre esigenze.
Sarebbe opportuno scegliere di acquistare ed utilizzare per l’igiene orale quotidiana dentifrici che abbiano un INCI estremamente pulito e con ingredienti naturali, evitando tutti quegli ingredienti che abbiamo visto sopra essere al quanto dannose!
In linea generale, ricordiamo inoltre di lavare i denti almeno tre volte al giorno, avendo cura di scegliere anche lo spazzolino giusto.
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