Con il termine “ansia” si intende in generale la paura in assenza del pericolo. Quando essa è continua e sproporzionata si può parlare di Disturbo d’Ansia, tuttavia la sintomatologia ansiosa può accompagnare anche condizioni di normalità. L’ansia si sviluppa a partire da una forte attivazione somatica diffusa, passando poi alla dimensione psichica con diversi pattern cognitivi, quali la facile distraibilità, problemi di memoria, fino ad arrivare nei casi più gravi ad un senso di perdita dei confini del proprio corpo e dell’identità. In questo particolare e delicato periodo storico le manifestazioni ansiose possono essere più frequenti e i sintomi che nella mia pratica clinica riscontro con maggior incidenza sono:
- Apprensione costante durante la giornata
- Tensione ed irrequietezza
- Facile affaticabilità
- Difficoltà di concentrazione
- Irritabilità
- Tensione muscolare
- Alterazioni del sonno
Come conseguenza dell’ansia potrebbero ricorrere anche “attacchi di panico”, ossia sensazioni di paura e disagio improvvisi e molto intensi. Possono essere accompagnati da alcuni di questi sintomi:
- Palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia
- Sudorazione
- Tremore
- Dispnea o sensazione di soffocamento
- Sensazione di asfissia
- Fastidio o dolore al petto
- Nausea o dolori addominali
- Vertigini, instabilità, sensazione di svenimento
- Brividi o vampate di calore
- Torpore o formicolio
- Paura di impazzire o di perdere il controllo
- Paura di morire
- Depersonalizzazione/derealizzazione
Possiamo ritrovare altresì il sentimento di “paura della paura”, un’ansia anticipatoria che le persone che soffrono di attacchi di panico sperimentano prima che l’attacco insorga.
L’AIUTO DELLA BIOENERGETICA
Come psicoterapeuta bioenergetica sottolineo come l’ansia rappresenti l’espressione di un bisogno non soddisfatto, che si manifesta nel corpo con la sintomatologia ansiosa di cui sopra. Il nostro corpo ci parla. Vi invito dunque a riconnettervi con esso, a far fluire l’energia che lo stato di attivazione fisiologica fa risalire nella parte alta del corpo, ossia petto, spalle e testa, verso la parte bassa del nostro corpo, ossia piedi per radicarci alla terra, gambe e zona pelvica. La respirazione addominale rispetto a quella diaframmatica favorisce una riconnessione con il proprio corpo e un fluire armonico dell’energia.
Sdraiatevi su un materasso supini, divaricando le gambe alla stessa larghezza del vostro bacino. Inspirate l’aria dal naso facendola arrivare fino all’addome e lasciatelo morbidamente gonfiare d’aria. Dall’addome il respiro sale nel petto, espirate poi tutta l’aria per mezzo della bocca sgonfiando addome e petto emettendo un piccolo suono o una vocale. Aumentate piano piano l’intensità del suono che emettete fin quando sentite che è sufficiente per voi, tenendo ben aperta la gola. Per aiutarvi a “seguire” il percorso del respiro potrete porre una mano sul petto e una sulla pancia. Datevi un ritmo regolare e lento. Concentratevi sul vostro respiro abbandonando i pensieri. Potrete ripetere questo allenamento alla respirazione profonda ogni qualvolta ne avvertiate la necessità, quando l’ansia si fa sentire o semplicemente per rilassarvi prima di dormire.
L’AIUTO DELL’AROMATERAPIA
Gli oli essenziali che suggerisco ai miei pazienti nella pratica clinica per alleviare la sintomatologia ansiosa sono svariati, a seconda dell’intensità e della durata della sintomatologia:
- potete applicare 1-2 gocce di OE di Lavanda sul cuscino la sera per favorire la durata e la qualità del sonno;
- OE di Camomilla romana applicato su un fazzoletto e inspirato durante il manifestarsi di un attacco di panico.
Può inoltre essere utile diffondere in casa durante gli esercizi di respirazione (ma non solo), con appositi apparecchi (preferibilmente ad ultrasuoni) specifiche miscele di oli che aiutano a rilassarsi e a favorire fisicamente e mentalmente uno stato zen.
Valentina Dagostino
Psicologa – Psicoterapeuta specializzata in Analisi Bioenergetica
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