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pavimento pelvico

Pavimento pelvico, questo sconosciuto!

Cenni di anatomia del Pavimento Pelvico

Il pavimento pelvico è un intreccio muscolo-legamentoso, sotteso tra le ossa del bacino: l’articolazione coxo-femorale, l’osso sacro, il coccige, l’ischio e il pube. Questo intreccio converge al centro tendineo perineale che diventa la chiave di volta di una cupola rovesciata. Questa cupola è in “trazione” bilanciata tra la muscolatura lombare e la muscolatura addominale, e si muove in sinergia con altre due ‘cupole’: il diaframma toracico e il diaframma cranico.

Il pavimento pelvico è sottoposto al peso dei visceri e della pressione endoaddominale. Oltre alla funzione di sostegno di vescica, retto e utero, deve garantire la mobilità degli organi che lo attraversano. In sostanza questo pavimento è come un diaframma, chiamato a svolgere due importanti funzioni in netto contrasto tra loro:

  • assicurare la statica degli organi pelvici
  • consentire eventi fisiologici, come il parto

Queste contrastanti necessità vengono conciliate e soddisfatte da un complesso sistema muscolo-legamentoso, capace di essere robusto quanto di dilatarsi ed espandersi. Per questo si rendono indispensabili l’integrità anatomica delle strutture che lo compongono, il tono muscolare e il trofismo delle strutture connettivali che partecipano alla sua formazione.

Ecco perché non solo le lacerazioni da parto, ma anche il decadimento delle strutture muscolo-legamentose dovuto a scarso esercizio fisico, limitata respirazione diaframmatica, carenze ormonali ecc., possono stare alla base di alterazioni del contenimento dei visceri.

pavimento pelvico

Segni di disfunzione del pavimento pelvico

Spesso i segnali di una disfunzione pelvica sono così lievi che non vengono presi in considerazione, portando così la disfunzione a livelli cronici che necessitano interventi esterni. Risulta evidente l’importanza di una corretta prevenzione, per consentire un intervento anticipato, attraverso ginnastica pelvica, ed evitare patologie più importanti.

I sintomi ai quali bisogna fare attenzione sono:

  • Difficoltà ad interrompere il flusso urinario
  • Perdita di urina sotto sforzo sportivo o sforzi minimi (colpo di tosse, starnuto)
  • Dolore vaginale durante i rapporti
  • Sensazione di peso nella zona perineale
  • Stitichezza nonostante un adeguato apporto di liquidi e corretta alimentazione
  • Prolasso dell’utero
  • Ernie inguinali
  • Emorroidi

Se si riscontrano uno o più di questi sintomi è il caso di consultare uno specialista ed eseguire una visita medica per valutare la funzionalità del pavimento pelvico.

Articolo scritto dalla Dott.ssa Silvia Grasso – Chinesiologo Posturologo – grassosilvia07@gmail.com

 

lavanda: il linalolo sotto accusa

Lavanda: il linalolo sotto accusa!

Olio essenziale di Lavanda, interviene l’UE: potrebbe essere dichiarato tossico

Tutti noi conosciamo l’olio essenziale di lavanda. Negli anni, ci siamo innamorati dei suoi benefici, in quanto si presta come un ottimo rimedio terapeutico contro numerosi disturbi, come l’ansia, lo stress, l’insonnia. Eppure, la notizia che negli ultimi mesi ha fatto tremare in particolari i produttori francesi scuote ognuno di noi: l’Unione Europea vorrebbe dichiarare tossico l’olio essenziale di lavanda, sotto accusa il “linalolo”! Cos’è successo? Perché si è giunti a tale decisione (scellerata)?

La Commissione Europea sta vagliando attualmente numerose possibilità, soprattutto perché, forte del Green Deal europeo, può in effetti dichiarare molti prodotti naturali (non solo la lavanda, dunque) come tossici, potenzialmente pericolosi per l’organismo. Ma è davvero così? Sebbene il progetto non sia ancora stato presentato, i produttori di lavanda in Francia si sono già mossi a riguardo.

Sappiamo, infatti, che la maggior parte della produzione di lavanda mondiale è proprio di derivazione francese: più di 1500 produttori per 130 distillerie e negozi dedicati all’erboristeria, all’aromaterapia, ai benefici naturali della lavanda, che vi abbiamo suggerito spesso come panacea di tutti i mali. Al centro di tutte le polemiche ci sarebbe il linalolo, una molecola non solo diffusa nell’olio essenziale di lavanda, ma in molti altri oli essenziali. I rimedi naturali, i rimedi antichi, della nonna, portati avanti da generazioni, potrebbero sparire.

Il linalolo negli oli essenziali

Il linalolo è un monoterpenoide estremamente diffuso. Non solo l’olio di lavanda lo contiene, ma lo troviamo in percentuali interessanti anche nell’olio essenziale di alloro, bergamotto, legno di Ho, neroli, petitgrain, nel timo chemiotipo linalolo e in minore quantità in tantissimi altri. Gli effetti positivi dell’utilizzo di tali prodotti sono stati promossi e consigliati da anni. Ci hanno conquistati per i loro effetti quasi miracolosi. Sono diventati quei preziosi alleati contro disturbi, inestetismi e tanto altro.

Tuttavia, nel momento in cui l’Unione Europea presenterà la bozza del progetto, tutto ciò potrebbe sparire, solo ed esclusivamente “per colpa” del linalolo, se così vogliamo dire, perché è ritenuto un potenziale allergenico!! Ma quanti prodotti sono potenzialmente allergenici se non tossici e pure sono consentiti e li utilizziamo tranquillamente? quanti cibi che normalmente mangiamo sono potenzialmente allergizzanti??

Forse, un fattore importante sfugge a chi sta strumentalizzando questi preziosi doni della Natura, puntando ora il dito nei confronti del linalolo! Ciò che non si sta considerando è la complessa e ricca composizione molecolare che caratterizza gli oli essenziali, alcuni, spesso con più di 200 molecole differenti, che tra di loro, naturalmente, creano una sinergia andando a compensare ed equilibrare le molecole più ”forti” quelle che da sole “potrebbero” avere delle avvertenze! Questo per spiegare che la lavanda ed altri oli essenziali sono strutture complesse e intelligenti e puntare il dito contro una singola molecola è davvero ridicolo. Ma se proprio vogliamo essere così scrupolosi, può bastare l’avvertenza in etichetta!! E invece si fa presto ad arrivare addirittura a definirli “Tossici” e il problema è risolto!!

Gli oli essenziali sono destinati a sparire?

Forse dovremo adeguarci a nuovi standard, rinunciare al potere benefico della natura, che è sempre stata la nostra amica più preziosa e alleata? Sarebbe un disastro non solo per i produttori francesi, ma anche per chi vende tali prodotti, chi si occupa e studia l’aromaterapia, suggerisce terapie alternative per prevenire e trattare i disturbi, senza ricorrere obbligatoriamente ai farmaci e ai medicinali.

Tutti quei mestieri “antichi” – fatti di sapere e studio – che si sono susseguiti nel corso delle tradizioni e che, nonostante il fluire delle generazioni, sono giunti sino a noi, sono destinati a essere cancellati? La Lavanda ha fatto la storia dell’Aromaterapia portando grandi benefici, e forse rarissimi rischi. Per questo bisogna dire NO!

Salviamo la Lavanda, salviamo l’Aromaterapia!

Giulia Guarino

Se vuoi saperne di più sulle varie specie botaniche di lavanda e delle loro proprietà ed azioni, leggi l’articolo: Sua Maestà la “Lavanda”

 

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