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Una piccola introduzione al meraviglioso mondo dei Fiori di Bach

Credo che sia importante, prima di entrare in questo “giardino”, conoscere un assaggio della vita di chi lo ha “coltivato”.

Il dottor Edward Bach: uomo dalle innumerevoli doti, medico, epidemiologo, omeopata e negli ultimi anni della sua vita floriterapeuta. Fece importanti studi sui batteri intestinali nella clinica di omeopatia dove studiò. Osservò i comportamenti dei pazienti e scoprì il profondo nesso tra i batteri che popolano l’intestino e il carattere di questi ultimi. Compose così i 7 nosodi ancora oggi utilizzati in omeopatia.

Aveva l’ossessione di trovare il modo per alleggerire le sofferenze umane, avendole conosciute ampiamente attraverso il suo lavoro di dottore negli anni della prima Grande Guerra. Aveva un’ottima preparazione scientifica, possedeva un notevole intuito e un grande amore verso il prossimo, la sua storia risulta particolarmente interessante per uno spiacevole episodio di vita: gli venne diagnosticato un tumore alla milza, fu operato, ma, a causa delle metastasi al fegato, gli diedero pochi mesi di vita. Decise così di trascorrere il suo poco tempo facendo delle passeggiate in mezzo alla natura, nel Galles.

Accadde qualcosa di straordinario: il tumore regredì e visse altri vent’anni in perfetta salute, anni in cui poté scoprire i 38 rimedi che costituiscono gli attuali “fiori di Bach”.

Le Consapevolezze del dott. Bach

Durante la sua vita giunse ad importanti consapevolezze,  tra cui, cito testualmente dal libro Guarisci te stesso:“la principale ragione del fallimento della scienza medica moderna consiste nel fatto che si impernia sui sintomi e non sulle cause….i metodi materialisti attuali non arrivano mai alla radice della malattia per la semplice ragione che la malattia alla sua origine non è materiale….la malattia è nella sua essenza , il risultato di un conflitto tra l’Anima (Spirito) e la Mente (Psiche) e non sarà mai estirpata senza uno sforzo spirituale e mentale”.

Il dott.Bach morì all’età di 50 anni, dopo una vita dedicata alla ricerca e all’aiuto concreto. Egli cercò di insegnare il suo metodo anche ai non medici, tanto da essere accusato molte volte da questi ultimi. Prima di morire distrusse quasi tutti i suoi appunti, lasciando pochi libri di tutto il suo lavoro, poiché la sua filosofia era incentrata fondamentalmente sulla semplicità e non voleva che il suo pensiero venisse distorto o male interpretato né creasse confusione. Alla fine dei suoi giorni chiese di essere cancellato dall’Ordine dei medici poiché voleva essere considerato semplicemente un erborista!

COSA SONO I FIORI DI BACH

Sono 38 tinture preparate con singoli fiori e infiorescenze di piante selvatiche ad eccezione di Rock Water preparato con l’acqua naturale di una sorgente dalle proprietà curative e del Rescue Remedy che è una combinazione di 5 rimedi.

I fiori vengono raccolti in una giornata di sole, messi a macerare nell’acqua di fonte ed esposti nuovamente al sole per diverse ore, mentre gli arbusti vengono bolliti. Successivamente viene filtrata l’acqua e aggiunto del Brandy come conservante ed il rimedio è pronto!

COME AGISCONO

Abbiamo scoperto da recenti studi che l’acqua è un mezzo che veicola le informazioni con cui entra in contatto, persino di tipo sonoro, ed è attraverso questo mezzo che i fiori cedono il loro vissuto e la loro strategia adattativa.Nel momento in cui l’assumiamo tutte queste informazioni si faranno spazio attraverso l’acqua di cui siamo composti permettendo alla sapienza della natura di aiutarci. Non hanno nessuno sgradevole effetto collaterale e non interferiscono con altre terapie né allopatiche né omeopatiche. Lavorano sulle emozioni e sull’individuo più che sulla malattia ed il loro scopo è riportare l’equilibrio emozionale attraverso la scelta del giusto rimedio. Per fare questo Bach aveva suddiviso i 38 fiori in 7 gruppi, ognuno dei quali rappresenta degli stati emotivi da noi attraversati, o che ha attraversato nella sua vita; in pratica 7 aree di conflitto che possono interferire con la nostra salute:

  • Paura
  • Incertezza
  • Insufficienza di interesse per il presente
  • Solitudine
  • Eccessiva sensibilità all’influenza e alle idee
  • Scoraggiamento e disperazione
  • Preoccupazione eccessiva per il benessere degli altri

All’interno di ogni gruppo ci sono altri fiori più specifici in modo che la scelta possa essere il più possibile mirata. Facciamo degli esempi: nel gruppo della Paura troviamo Rock Rose quando questa si manifesta sotto forma di terrore e panico. Mimulus se si tratta di paura delle cose quotidiane e definibili. Cherry Plum quando si teme di perdere il controllo delle proprie azioni. Aspen per le paure vaghe e inspiegabili e infine Red Chestnut per il timore che possa succedere qualcosa di sgradevole a chi amiamo.

Riguardo la scelta e l’uso dei rimedi ne parleremo, assieme ed approfonditamente, nei prossimi articoli!

 

Sheila Rossi

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